Ieri Chow con la sua moto - la Harley locale - mi ha accompagnato alla ricerca di una copia della rivista Aliran che non ero riuscito a trovare il giorno precedente in alcune delle maggiori librerie del centro. Proviamo a Chinatown - un quartiere di periferia - ma niente da fare: sembra non ne conoscano nemmeno l'esistenza. Il fatto che in un paese dove la stampa è fortemente controllata dal governo ci sia una rivista indipendente di cui non si riesce a trovare nemmeno una copia - in una città di un milione di abitanti - e della cui esistenza i negozianti non sembrano nemmeno essere a conoscenza mi incuriosisce ancor di più circa i suoi contenuti.
Dopo pranzo ci rimettiamo in sella e ci spostiamo verso il vecchio quartiere del centro. È questa un'affascinante griglia di stradine a ridosso del mare sulle quali si affacciano variopinte casette coloniali.
Proviamo un paio di librerie in cui la nostra richiesta incontra la solita reazione confusa. Portiamo dei vecchi giornali ad un gruppetto di simpatiche e carine amiche indonesiane di Charles che ci offrono un paio di caffè. Poi il mio centauro mi lascia davanti all'ufficio centrale delle poste. Dopo una puntata veloce al parco del Grand Palace torno alla città vecchia e faccio un tentativo in un negozio di libri usati: il tentativo fallisce. Mi avvio quindi verso il centro moderno della città e lungo il cammino, all'altezza del coloratissimo tempio Hindu, mi imbatto in una piccola edicola circondata da negozi di fiori e e articoli religiosi in cui finalmente trovo una copia dell'Aliran: è vecchia di tre mesi ma - per quanto riguarda i temi nazionali - risulterà infinitamente più utile di qualsiasi quotidiano fresco di giornata. La panoramica sul quadro politico malesiano è soddisfacente. Molto interessante è un servizio sulla 'New politics'. La crisi finanziaria che ha investito il sud est asiatico nel '97 e la nascita del movimento 'Reformasi' in seguito all'incarcerazione, in forza del famigerato ISA, del vice primo ministro Ibrahim Anwar, reo di aver attaccato il premier Mahatir sui temi della corruzione, del favoritismo e delle spese enormi per la realizzazione di inutili mega-progetti, promossero l'entrata in scena nel '98 di una nuova coalizione - BA, coalizione alternativa. La BA si rivelò alle elezioni del '99 un sogqetto in grado di opporsi efficacemente - per la prima volta nella storia del paese - allo strapotere dell'UMNO e del suo leader Mahatir. Questi erano stati negli ultimi decenni i fautori dello "sviluppismo", una politica mirata alla crescita economica basata quasi esclusivamente sugli investimenti di capitale straniero sotto forma di stabilimenti di assemblaggio per prodotti di esportazione. Una strategia di questo tipo aveva bisogno di una grande stabilità politica che l'UMNO assicurò attraverso un forte dirigismo politico e una serie di pratiche antidemocratiche - controllo della stampa, corruzione e favoritismo, soppressione di movimenti e individui "non graditi" ricorrendo anche, se ritenuto opportuno, all'Internal Security Act.
Sono in un ristorantino in cui ho ordinato chicken rice. Il signore che lo prepara indossa un guanto in plastica usato che tocca ripetutamente con l'altra mano. Con la mano scoperta maneggia anche la carne e la verdura. Non capisco perché indossi il guanto.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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