Sto seduto al computer in un'agenzia di viaggi quando qualcuno entra cantando “Nel blu dipinto di blu”. Potrebbe anche essere una scena simpatica se non fosse per l'angolazione volgare e strafottente impressa dal soggetto all'esibizione. Lo ascolto mentre cammina tronfio fino al banco e senza salutare né chiedere nulla continua a cantare.
Quando ha finito una strofa dice all'impiegata di voler effettuare una chiamata internazionale. “Che paese?” gli chiede la ragazza. “Italia” risponde lui. E poi aggiunge: “Foggia!”.
Credendo che nessuno capisca l'italiano, o che chiunque lo sappia sorrida divertito, il burino inizia ad imbastire un monologo immondo, utilizzando anche espressioni in dialetto pugliese. Un miscuglio di insulti e riferimenti sessuali, con note razziste nei riguardi della ragazza. Il tutto condito con un tono da spaccone.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
venerdì 28 agosto 2009
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