Di solito le mie letture le porto avanti in serie. Quando finisco un libro ne scelgo un altro. Ma questa volta, per motivi vari, ho cominciato due volumi e non riesco a metterne uno da parte. Le storie sono belle ma ciò che mi ha catturato è piuttosto il modo in cui sono scritte. Il problema ora è: come organizzarsi? Uno per la notte e uno per il giorno? A seconda dell'umore? A giorni alterni? La soluzione che ho adottato me l'hanno suggerita i libri stessi. In quanto a dimensioni, "Underworld" di Don De Lillo è grande il doppio di "Tropic of Capricorn". Quindi quando esco, per la metropolitana o il caffè, metto Henry Miller nella tasca della borsa. Quando sono a casa, dove l'ingombro non conta, mi siedo sul divano e leggo Delillo.
Foto Henry Miller (GNU, CC), da wikipedia.org
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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