C'è una teoria che ho elaborato un po' di tempo fa: l'atteggiamento della membrana semipermeabile. Per effettuare esperimenti e raccogliere dati non c'è bisogno di imbarcarsi per le isole Galapagos, basta aprire le orecchie quando sediamo al ristorante o togliersi le cuffie se viaggiamo in treno.
In un senso la membrana lascia uscire di tutto: opinioni, punti di vista, convinzioni, attacchi al veleno, dogmi, volgarità, grida e insulti. Nell'altro senso invece non fa entrare nulla.
Persone per cui il confronto non ha alcun valore: esiste solo il conflitto, lo scontro verbale attraverso cui scaricare sull'interlocutore non certo un'idea o una visione da discutere bensì frustrazioni, complessi e delusioni.
Che colpa ne ha quell'altro? Nessuna, ovviamente, se non quella di essere fatto della medesima pasta.
L'atteggiamento della membrana semipermeabile è una patologia che scavalca barriere di ogni tipo, che non conosce differenze di partito o di credo. Si diffonde combinando la velocità di un virus mutato, la presenza sul territorio delle lattine di Coca Cola e l'appeal dell'ultimo prodotto lanciato dalla Apple .
Un fenomeno di una forza talmente dirompente che è forse inutile illudersi di poterlo contrastare.
(Immagine da wikipedia.org)
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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