Passeggiare a Kuala Lumpur è un affare serio. I marciapiedi sono bastioni alti quasi mezzo metro e ad ogni incrocio o cancello bisogna scalarne uno. Le radici dei banyan formano dossi spigolosi; pali, alberi, tettoie e mezzi trasformano il percorso in una pista da slalom. Se poi è piovuto, e capita spesso, le mattonelle labili sputano liquame sui passanti. Uno studente inglese di sangue pachistano mima le prodezze di un pedone in città: le mosse sono quelle di uno sketch dei Monty Python.
Da noi la chiamano architettura urbana, a Kuala Lumpur è più che altro una specie di gimcana.
Fotogramma da "The Ministry of silly walks", dei Monty Python, from wikipedia.org
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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