Alzo gli occhi dalla pagina e mi concentro su un periodo, a volte Henry Miller è davvero psichedelico. Allungo il collo a giraffa e mordo la cannuccia, poi aspiro un sorso del miglior frullato in città. Osservo la strada dove passa un autobus: l'ultimo finestrino incornicia un volto. Un tondo pacioccone, la testa pelata, solo una spalla è coperta dalla tunica arancione: è un novizio buddista, un monaco bambino. Mani piccole stringono il bordo del vetro e gli occhi sgranati fissano me o tutto il mondo. Non lo posso fotografare ma lo inchiodo alla mente. Anni di viaggio in paesi così tra le varie cose mi hanno insegnato anche questo: basta rilassarsi un attimo ed aguzzare i sensi per dare una svolta all'umore di un giorno.
Foto di un giovane monaco in un tempio di Chiang Mai, di Fabio Pulito
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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