Alzo gli occhi dalla pagina e mi concentro su un periodo, a volte Henry Miller è davvero psichedelico. Allungo il collo a giraffa e mordo la cannuccia, poi aspiro un sorso del miglior frullato in città. Osservo la strada dove passa un autobus: l'ultimo finestrino incornicia un volto. Un tondo pacioccone, la testa pelata, solo una spalla è coperta dalla tunica arancione: è un novizio buddista, un monaco bambino. Mani piccole stringono il bordo del vetro e gli occhi sgranati fissano me o tutto il mondo. Non lo posso fotografare ma lo inchiodo alla mente. Anni di viaggio in paesi così tra le varie cose mi hanno insegnato anche questo: basta rilassarsi un attimo ed aguzzare i sensi per dare una svolta all'umore di un giorno.
Foto di un giovane monaco in un tempio di Chiang Mai, di Fabio Pulito
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