Ad un tratto tra i presenti si fa strada un dubbio. Fidarsi delle apparenze è una scommessa rischiosa. Lo stangone è un arrogante, ma forse non mentiva, senza nemmeno ascoltarlo lo hanno mandato al commissariato. E un turista un po' ingenuo, aiutando la vittima, come segno di gratitudine ha beccato un pugno sul muso.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
giovedì 18 febbraio 2010
Le apparenze - Bangkok, Thailandia
Dei ladyboy si agitano, starnazzano, indicano. La gente si gira ma l'azione è sfumata. Uno spilungone straniero, con dei vestiti di lino, resta fermo un attimo e poi se ne va. A terra ce n'è un altro, immobile, sanguinante. I presenti accorrono per prestare soccorso mentre il colpevole viene indicato ad una pattuglia della polizia. Si avvicina, gesticola e racconta la sua versione. L'altro lo ha provocato con due calci nel pube: al primo lo ha perdonato, al secondo lo ha steso. Ha un fare strafottente ed è evidentemente alticcio. La gente lo osserva, sembra averlo già incolpato e i poliziotti poco dopo se lo portano in stazione. Arriva un ambulanza con alcuni paramedici. Rimuovono il sangue dal volto della vittima: questi si divincola mentre un turista lo trattiene. Gli fanno delle domande, lui risponde solo Russia. Alcuni secondi dopo si riprende e apre gli occhi, poi senza dire una parola colpisce il turista con un jab.
Ad un tratto tra i presenti si fa strada un dubbio. Fidarsi delle apparenze è una scommessa rischiosa. Lo stangone è un arrogante, ma forse non mentiva, senza nemmeno ascoltarlo lo hanno mandato al commissariato. E un turista un po' ingenuo, aiutando la vittima, come segno di gratitudine ha beccato un pugno sul muso.
Foto "Fighting wolves" di Tambako the Jaguar (CC), da flickr
Ad un tratto tra i presenti si fa strada un dubbio. Fidarsi delle apparenze è una scommessa rischiosa. Lo stangone è un arrogante, ma forse non mentiva, senza nemmeno ascoltarlo lo hanno mandato al commissariato. E un turista un po' ingenuo, aiutando la vittima, come segno di gratitudine ha beccato un pugno sul muso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento