Foto di olive in un mercato di Istanbul, di Fabio Pulito
Barche come schegge conficcate nel Corno d'Oro,
l'increspatura del Bosforo coagulata da un caglio ottico:
non è un fermo immagine o uno scatto digitale,
ma uno scorcio dipinto da un giramondo visionario.
La città osserva in posa di modella beffarda
la storia che corre, la strattona e si infuria.
Chiese e Moschee schiacciano palazzi e bazar,
la pressione spinge in alto minareti e campanili.
Il vero mosaico non sta incollato alle navate,
sono tasselli di storia, costumi e volti.
Ma la struttura articolata, di pietra e colori,
si semplifica da una terrazza,
con un te e olive nere.Istanbul, Turchia, autunno 2009
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