Le camicie rosse (molti di loro indossano una specie di tuta nera e hanno una bandana rossa annodata in testa) si aggirano nei dintorni dello spiazzo di Sanam Luang e di Rachadamnoen Road. I minimarket dell'area non vendono alcolici, nemmeno prima della mezzanotte. Qualcuno compra delle casse di bibite energetiche e distribuisce le bottigliette tra i manifestanti. Alcuni giovani si fermano a chiacchierare con gli stranieri, sorridono, rispondono alle domande, si fanno foto di gruppo.
I Rossi arrivati dalle province dell'Isan hanno portato con sé quantità enormi di papaia acerba, pasta di pesce fermentato e peperoncini: saranno in grado di pestare som tam per una settimana almeno.
Domenica mattina, da un ponte pedonale sopra Pahonyothin Road, si può osservare una parata di camion, auto e songthaew che trasportano centinaia di persone con bandiere rosse al vento. Si mettono in posa davanti alle macchine fotografiche, urlano all'indirizzo degli astanti che ricambiano con sorrisi e saluti.
Lunedì mattina un corteo molto più folto potrebbe passare proprio di qui, ma in senso opposto, alla volta della base dell'11mo reggimento di fanteria, dove il premier Abhisit ha fatto allestire la sua stanza dei bottoni.
È soltanto la quiete prima della tempesta?
7 commenti:
Superfluo probabilmente fartelo notare, visto che sei un viaggiatore esperto; eppure non ce la faccio a non scrivertelo: occhio. Caso ben allacciato, fari accesi anche di giorno, e prudenza sempre.
Casco*
Ciao e grazie per il consiglio. In effetti sono il classico tipo che si fa più problemi se deve parlare con una bella ragazza di quanti se ne faccia ad approcciare un nugolo di persone che fa a mazzate! Comunque se scoppierà la violenza credo che succederà in punti ben precisi della città. Dare un'occhiata ai post che ho scritto un anno fa di questi tempi per credere. Sommossa in una piazza e gente che festeggia il capodanno a gavettoni alcuni isolati più in là...that's Thailand!
Carina comunque la citazione di Nico Cereghini! Ricordo quella volta che, quando tutta Italia ripeteva il suo slogan, il parlamento firmò una legge che proibiva l'uso dei fari di giorno...lui cambiò consigliando di accendere i fanali appena superato il confine, perché soltanto da noi è vietato!
I post sui disordini durante il songkran dell'anno scorso sono questi:
http://mondoscopio.blogspot.com/2009/04/fucili-ad-acqua.html
http://mondoscopio.blogspot.com/2009/04/songkran-coi-lacrimogeni.html
http://mondoscopio.blogspot.com/2009/04/chi-se-ne-frega-e-songkran.html
Letto, letto... anche Tripluca (credo che tu lo conosca!) era proprio a Bangkok, l'anno scorso, durante il casino.
Sì l'ho letto, ho trovato il suo post accanto ai miei in liquida mi sembra. Dovrei scrivergli, abbiamo avuto impressioni molto simili.
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