martedì 27 luglio 2010

Ci sono riusciti - Guangzhou, Cina

Aeroporto di Guangzhou, di Fabio
È una di quelle notti in cui ti lasci trasportare dal profumo del vento, dagli incontri, da quel che la vita ti mette a disposizione, non per l'anno prossimo o per domani, ma sul momento, su quel marciapiedi, molte ore prima che il giorno arrivi a farti razionalizzare tutto. E la cosa, almeno per me, riesce meglio quando sto all'estero, preferibilmente in un luogo in cui non conosco nessuno, non ho alcun aggancio, alcuna boa a cui aggrapparmi quando la corrente mi trascina alla deriva. Se poi gli eventi si snodano in Asia, o meglio ancora in Cina, dove nemmeno gli appigli culturali ti danno una mano, il tutto è ancora più rischioso, succulento ed eccitante. 
Il posto giusto, almeno per questa notte, è Guangzhou, una città dove la maggior parte degli stranieri sbarca attratta da quel colosso sproporzionato che qui chiamano fiera. Per cercare fortuna, fare soldi, spremere una delle tette meridionali di questa mucca, la Cina, che sembra crescere in maniera incontrollata, vittima di qualche cellula impazzita. E dove io, non per fare l'originale ma per naturale matrice cialtrona, sono arrivato per caso, proveniente da Hong Kong e diretto a Kunming, una località del sud ovest dalla cui tranquillità mi lascio cullare da ormai più di un anno.

giovedì 22 luglio 2010

In giro per KL, Kuala Lumpur, Malesia

Case antiche a Kuala Lumpur. Di Fabio
A differenza delle città europee, ristrutturate pesantemente, in Asia i quartieri coloniali mantengono un'aria autentica. Nel retro delle bettole cinesi utensili ammaccati picchiano incessantemente tok-tok ipnotici sugli wok. Nei ristoranti indiani dita unte di curry mescolano riso e verdura su foglie di banano. Ma poi uno riprende il controllo del suo sguardo, lo alza sulla facciata e nota le tinte pastello, gli intonaci crepati e leggermente anneriti, i balconi decorati e magari anche una data in rilievo.

Le modelle nel mio condominio oltre alla bellezza e a bei vestiti posseggono degli stupefacenti poteri soprannaturali: quando le incontro in ascensore e abbozzo un sorriso sembra che riescano a vedere attraverso il mio corpo e osservano sovrappensiero la parete dietro di me.

In palestra
A: Qual'è l'attività in palestra che preferisci?
B: [Serio] La sauna
A: hahaha! Beh quella piace anche a me. E poi?
B: [Ancora più serio] La doccia calda.

Ho incontrato di nuovo le bellissime modelle. Ci siamo incrociati nel corridoio stretto e ho fatto spazio per lasciarle passare. Mi sono sfilate a fianco senza curarsi della mia presenza, come fossero principesse in un antico reame ed io soltanto un semplice intoccabile pariah. La prossima volta che le incrocio camminerò sui i loro corpi. Considerata la loro statura, mi toccherà scalarle...

Ancora in palestra
A: Hey, perché non metti dei pesi su quel bilanciere?
B: [Serissimo] Perché poi faccio fatica...

Se a KL smette di piovere quando il sole è appena sceso si può osservare la città come su uno schermo HD: l'atmosfera è tecnologica, come in un gioco al computer, e i contorni sembrano cosparsi di polvere d'oro.

La chiamano pianificazione, lo chiamano sviluppo. Ma questi termini in realtà hanno una connotazione positiva. E pianificatori a KL stanno sviluppando un disastro.

domenica 18 luglio 2010

L'italiano sfregiato/3 - Varie

Foto "Spaghetti indigesti" di Nardino (CC)
Una raccolta di errori ed equivoci molto diffusi

E anche per il terzo capitolo vi rimando alla sezione in inglese. Credo si capisca perché non l'ho tradotto in italiano.

Pensando a Kuala Lumpur/8

Little India, Kuala Lumpur. Di Fabio
"La stagione secca a Kuala Lumpur è quel periodo dell'anno in cui piove un po' meno che nella stagione delle piogge..."

"...o forse la città ha 365 stagioni secche, ognuna delle quali dura soltanto qualche ora."

"Se le donne a Kuala Lumpur fossero audaci come i gay un eterosessuale qualunque si sentirebbe una superstar."

"'Consigli dello chef', 'Prime scelte senza orario', 'Estintori della sete', 'Dolci abbandoni'...sono alcuni dei frutti della gara non ufficiale per il ristorante con il menu più originale in città."

"Bukit Bintang a Kuala Lumpur è l'unico posto al mondo dove il rapporto protettori/prostitute e' maggiore di 1."

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mercoledì 14 luglio 2010

L'italiano sfregiato/2 - Capitolo caffè

Caffè a Kuala Lumpur, di Fabio
Una raccolta di errori ed equivoci molto diffusi.

Anche questo post leggetelo nella sezione in inglese. Capirete perché non l'ho tradotto in italiano.

"L'italiano sfregiato/1 - capitolo cibo" invece lo trovate qui.

lunedì 12 luglio 2010

Scarsa possibilità di pioggia - Kuala Lumpur, Malesia

Isola di Sentosa, Singapore. Di Fabio
El tempo, el cul e i siori li fa sempre quel che vol lori (Antico detto veneto)

Il cielo sembra limpido, c’è una nuvoletta laggiù, ma non è del tipo che preannucia un temporale. Forse stamattina salta. Magari, come fa spesso, sfogherà il suo pianto rabbioso soltanto quando è sera. Ecco un taxi. Ma dai, vai a piedi, stamattina sembra che la possibilità di pioggia sia scarsa. La tratta costa pochi spicci, ma non lo faccio per risparmiare. Il fatto è che mi toccherà stare seduto tutto il giorno.
Va tutto bene fino a metà strada, quando vedo la gonna ampia di una ragazza che fluttua. Dapprincipio non mi preoccupa il fosco presagio, concentrato come sono sulla pelle liscia del ginocchio, sul polpaccio affusolato, quel muscolo del basso coscia che soltanto a intermittenza sbuca dall’orlo...

lunedì 5 luglio 2010

Seduto a pensare/7

Pensando, di Fabio
"Liquidarla come 'semplice narrativa' è un grosso errore: la letteratura può rappresentare il lato peggiore della realtà."

"I tuoi doveri e i diritti degli altri...il contrario è troppo facile."

"Maledetta palestra: mi fa diventare come Hulk...non muscoloso, intendevo dire verde..."

"La comunità italiana a Bangkok è composta da un buon numero di cuochi e proprietari di ristoranti, alcuni imprenditori (settori alimentare, moda e meccanico), un po' di pensionati, un gruppetto di studenti e altri.  Quest'ultimo è uno dei miei vari nomi: Fabio P. Altri..."

"Resistere? Sì. Accontentarmi? Non ci riesco."

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