Foto di Breff (CC) |
Come molte altre migliaia di persone in giro per il mondo anch'io mi sono emozionato quando ho visto Aung San Suu Kyi passeggiare fuori dalla casa in cui è stata prigioniera per tanti anni, finalmente libera.
Non mi fido però delle simpatiche canaglie della giunta militare birmana. In passato si sono sbizzarriti trovando scuse grottesche per incarcerarla. Non mi sorprenderei se al primo raffreddore la rimettessero agli arresti domiciliari per il bene della sua salute.
Aung San Suu Kyi, ti prego: non starnutire in pubblico!
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