Niente templi oggi: per qualche dollaro un ragazzo del posto mi porta a visitare in moto le campagne della zona. Mi parla delle coltivazioni, dei Khmer rossi, del fiume, degli abitanti dei villaggi. Mi spiega che per la maggior parte sono buddhisti ma c'è anche una discreta minoranza di musulmani buddhisti. Sorrido e non dico nulla. Ripete quella buffa espressione varie volte. Alcuni minuti dopo, quando mi racconta che anche molti degli abitanti del villaggio attraverso il quale stiamo scorrazzando sono musulmani buddhisti, decido di provare qualcosa.
"Così mi stai dicendo che la comunità musulmana qui è piuttosto folta..."
"Sì, molto numerosa, molti musulmani buddhisti in questo villaggio!"
Va beh, non ha abboccato.
Pochi minuti più tardi ci provo con un altro test.
"Ma nelle città più importanti, come Phnom Penh per esempio, ci devono essere anche parecchi cristiani..."
Vediamo ora cos'ha da dire.
"Sì, è vero, molti cristiani buddhisti a Phnom Penh"
Pure i cristiani buddhisti...va bene amico mio, mi arrendo. Vorrà dire che mi convertirò al laicismo buddhista...
Siem Reap, Cambogia, estate 2004
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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