Apro il pacco di pasta e quando ne verso un po' in una ciotola per pesarla osservo con ribrezzo decine di piccoli insetti neri e zamputi che si dimenano tra le penne. Mi tocca buttarla, che sfiga, era una confezione nuova da un chilo. Vabbè, almeno non l'ho mangiata.
Torno al supermercato, scuoto altri pacchi della stessa marca (italiana) e ci do un'occhiata: da dietro un rigatone o una pennetta rigata saltano fuori altri animaletti. Questo supermercato deve aver ricevuto una partita infestata di questa casa. Cambio catena, controllo anche lì e ottengo lo stesso risultato. Quindi tutta la pasta di quel marchio in città è a rischio. Probabilmente un intero container è stato preso d'assalto. Mi viene un dubbio. Afferro pacchi a caso di altre marche, italiane, francesi, australiane: alcune confezioni risultano infestate. Un disastro. Non credo ci siano grossi pericoli, essendo la pasta lessata a lungo, ma che schifo...
Non posso essere l'unico a essersene accorto. Mentre questo pensiero si forma nella mia mente, metto assieme frammenti di ricordi, immagini, sensazioni. I barattoli di sugo in omaggio, attaccati col lo scotch alle confezioni, gli sconti sospetti, la disposizione astuta negli scaffali. E comincio a scorgere il risvolto più inquietante della situazione: questi sanno tutto e invece di protestare con quelli che li precedono nella catena di approvvigionamento o addossarsi i costi per la distruzione dell'intera partita...cercano di venderla comunque di soppiatto! E non mi stupirei se avessero anche già oliato gli ingranaggi che servono a paracularli in caso di proteste o denunce.
Poveri consumatori. E' una sporca guerra, noi contro tutti, dobbiamo tenere gli occhi bene aperti se non vogliamo soccombere.
Immagine: uno di quegli insetti in un pacco di penne rigate