Manifestanti e polizia si sono scontrati in varie città italiane. Il paese, come al solito, si spacca su questioni del genere: chi ha ragione, chi ha torto...probabilmente la verità è che sia tra i dimostranti che tra gli agenti si annidano degli esaltati poco interessati alla questione centrale e desiderosi di far cagnara, esibirsi e menar le mani. Un po' come quei tizi che stanno allo stadio a petto nudo, megafono in mano, sciarpa in faccia e spalle sempre rivolte al campo da gioco. Ma non è su questo che volevo soffermarmi.
Molti utenti di Facebook hanno deciso di rispolverare una foto vecchia di qualche mese, scattata a Francoforte, nella cui didascalia si sostiene che gli agenti tedeschi si sarebbero tolti i caschi e avrebbero marciato a fianco dei manifestanti.
La foto, o perlomeno quel tipo di interpretazione, è un falso. Dimostrato dal quotidiano online linkiesta.it in quest'articolo pochi giorni dopo lo scatto, che risale a maggio '12. A provarlo ci sono le dichiarazioni dell'inviato del giornale, del fotografo di AP e degli stessi leader della manifestazione.
Ma a chi diffonde fesserie in Facebook questo non importa. L'importante è darsi delle arie da saputello terminando il post con un "ITALIANI SVEGLIA!!!" strillato in stampatello. Continuando nella vita reale a dormire sonni tranquilli. E allora...sogni d'oro!
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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4 commenti:
L´ho ricevuto anche io su facebook. Allora di rimando edito il tuo post, ciao
Fai pure...è un piacere!
Altro che informazione ai tempi di internet... bufale vere e proprie...
Informazione spazzatura. Il prossimo post invece trattera' di una storia vera diffusa via Facebook...
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