Una scrittrice italiana ha fatto un viaggio in Thailandia. Incuriosita e divertita da alcuni aspetti del mercato del sesso di quel paese ha avuto un'idea: creare un blog sulla sua cittadina, Camogli, puntando il dito contro autorità, esercenti e cittadini colpevoli di averla in un certo senso sedata, riducendo al minimo le attività, gli eventi, i luoghi e opportunità di incontro, inibendo in questo modo la vita sociale del centro, trasformato, a suo modo di vedere, in un deserto dal lunedì al venerdì.
L'autrice si è immaginata un'inverosimile operazione di rilancio del turismo locale, convertendo Camogli, la località ligure che diede il nome al famoso panino dell'Autogrill, in una fantasiosa città del sesso, come recita appunto il titolo del blog.
Una provocazione portata avanti con una serie di post satirici in cui la centralissima Via Garibaldi diventa la versione italiana di Walking Street (la celebre via a luci rosse di Pattaya), i lampioni sono utilizzati come pali per il pole dancing da donne qualunque desiderose di dare sfogo alla propria vanità, agenzie immobiliari, ristoranti e birrerie sono tramutate in go-go bar popolati da graziose thailandesi o night club con sale privé in cui è possibile incontrare seducenti russe dalle cosce buone, due attori porno recitano in un video pubblicitario a doppio senso, il parroco viene arrestato e mandato in esilio per attività sediziose, il Trota decide di fare da testimonial all'iniziativa e lo storico gemellaggio con la teutonica Tuningen viene stracciato e sostituito da quello con Phuket, la perla delle Andamane, una scelta più consona al nuovo corso cittadino. Non mancano poi allusioni a problematiche più serie come l'abbandono a se stesso dell'ex ospedale (per cui viene proposta la conversione a Cinecittà del porno) e le inserzioni per posti da barista, cassiera o lavapiatti nei locali a luci rosse riservati a cittadine italiane con ottima conoscenza dell'inglese e possibilmente una laurea in discipline umanistiche.
Una provocazione portata avanti con una serie di post satirici in cui la centralissima Via Garibaldi diventa la versione italiana di Walking Street (la celebre via a luci rosse di Pattaya), i lampioni sono utilizzati come pali per il pole dancing da donne qualunque desiderose di dare sfogo alla propria vanità, agenzie immobiliari, ristoranti e birrerie sono tramutate in go-go bar popolati da graziose thailandesi o night club con sale privé in cui è possibile incontrare seducenti russe dalle cosce buone, due attori porno recitano in un video pubblicitario a doppio senso, il parroco viene arrestato e mandato in esilio per attività sediziose, il Trota decide di fare da testimonial all'iniziativa e lo storico gemellaggio con la teutonica Tuningen viene stracciato e sostituito da quello con Phuket, la perla delle Andamane, una scelta più consona al nuovo corso cittadino. Non mancano poi allusioni a problematiche più serie come l'abbandono a se stesso dell'ex ospedale (per cui viene proposta la conversione a Cinecittà del porno) e le inserzioni per posti da barista, cassiera o lavapiatti nei locali a luci rosse riservati a cittadine italiane con ottima conoscenza dell'inglese e possibilmente una laurea in discipline umanistiche.
Risultato: non solo risate a crepapelle ma anche proteste e addirittura minacce di ricorsi alla giustizia di gente che o non ha colto il senso costruttivo del blog, o manca totalmente di senso dell'umorismo o ancora ha la coda di paglia e si sente in qualche modo minacciata dal successo dell'iniziativa. Grottesco, ma questo non è soltanto un problema di Camogli: l'Italia è piena di centri in via di desertificazione a causa dell'atteggiamento arrogante di nuovi ricchi che pretendono di avere la botte piena e la moglie ubriaca, ovvero la casa nel palazzo d'epoca con balconcini sulla piazza centrale e il silenzio spettrale di una brughiera nebbiosa ad autunno inoltrato, della mancanza di lungimiranza e di rispetto delle tradizioni di autorità distratte, demotivate e svogliate, dell'opportunismo di alcuni avidi esercenti.
Il link al blog lo trovate qui. Purtroppo proprio mentre scrivevo questo post il contenuto più divertente e criticato è stato oscurato (speriamo solo in via temporanea). Dateci comunque un'occhiata e se vi va sostenete l'autrice.
3 giorni dopo il tuo post... sito censurato...che tristezza
RispondiEliminaAutocensurato per non incorrere in problemi con la giustizia dopo aver ricevuto una lettera da un avvocato assoldato dal sindaco. Io ho fatto in tempo a leggermelo tutto e scrivere il mio post. Poi, proprio mentre lo stavo pubblicando l'autrice ha oscurato il sito...
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