Fucking insects/0 |
- Iniziamo con il capitolo sonno.
Non sono una persona molto esigente quando c'è da trovare una stanza per passare una notte. Per lo meno quando si tratta di un viaggio di piacere, magari in posti non troppo sviluppati. Mi sembra che abbia poco senso pretendere standard da paese ricco in un posto che ricco non è.
L'unica fobia, l'incubo, la paranoia che mi fa stringere i denti e chiudere forte gli occhi per alcuni minuti dopo essermi messo a letto ha un nome un po' buffo: bedbugs! Ho sempre utilizzato il termine inglese, perché in Italia non ne avevo mai sentito parlare. Noi occidentali infatti ci siamo praticamente sbarazzati dei bedbugs ai tempi in cui spruzzavamo allegramente il contenuto di una bomboletta intera di DDT per uccidere una mosca. Dopo che questo prodotto, estremamente tossico, è stato abolito per evitare che assieme ai parassiti ci sbarazzassimo anche di qualche milionata di esseri umani, in alcune aree il problema ha cominciato a ripresentarsi.
Bedbugs quindi. La traduzione in italiano è "cimici dei letti", o "cimici dei materassi".
Si tratta proprio di cimici, simili agli insetti verdi che torturavo da bambino, quelle che se schiacciate si vendicano liberando un odore molto sgradevole (noi ci lamentiamo per un po' di puzza ma dovremmo ricordarci che quelle poverette per liberare il liquido fetido devono schiattare). Gli esemplari di cui parlo qui però sono molto più piccoli, pochi millimetri di lunghezza, e hanno un colore che varia dal rosso mattone al marrone scuro, a seconda di quanto sangue hanno in corpo. Sangue di qualcun altro, voglio dire. Infatti queste bestie bastarde sono dei parassiti e per pasteggiare in santa pace coi tuoi globuli rossi ti iniettano una dose di anestetico che ai soggetti più sensibili (alzo la mano) provoca dei gonfi bognoni, rossi e molto pruriginosi. A differenza delle punture di zanzara queste hanno un effetto che dura una settimana o anche più, con intensità di rossore e prurito che può calare momentaneamente, illudendoti, per poi crescere di nuovo provocando dei violenti attacchi di isteria accompagnati da manifestazioni di blasfemia piuttosto audace e creativa.
Bedbugs quindi. La traduzione in italiano è "cimici dei letti", o "cimici dei materassi".
Si tratta proprio di cimici, simili agli insetti verdi che torturavo da bambino, quelle che se schiacciate si vendicano liberando un odore molto sgradevole (noi ci lamentiamo per un po' di puzza ma dovremmo ricordarci che quelle poverette per liberare il liquido fetido devono schiattare). Gli esemplari di cui parlo qui però sono molto più piccoli, pochi millimetri di lunghezza, e hanno un colore che varia dal rosso mattone al marrone scuro, a seconda di quanto sangue hanno in corpo. Sangue di qualcun altro, voglio dire. Infatti queste bestie bastarde sono dei parassiti e per pasteggiare in santa pace coi tuoi globuli rossi ti iniettano una dose di anestetico che ai soggetti più sensibili (alzo la mano) provoca dei gonfi bognoni, rossi e molto pruriginosi. A differenza delle punture di zanzara queste hanno un effetto che dura una settimana o anche più, con intensità di rossore e prurito che può calare momentaneamente, illudendoti, per poi crescere di nuovo provocando dei violenti attacchi di isteria accompagnati da manifestazioni di blasfemia piuttosto audace e creativa.
Queste piccole merde utilizzano delle tattiche di guerriglia molto elaborate ed efficaci. Stanno nascoste all'interno di materassi e fessure del mobilio, sopravvivendo anche dei mesi senza nutrirsi, e non escono allo scoperto prima che la vittima si sia addormentata (guidate probabilmente dalla sequenza dei movimenti). Quindi la più temeraria e affamata esce dalla tana, zompetta sulle lenzuola e sulla tua pelle cercando la zona più favorevole e quando è soddisfatta ti punge in vari punti disposti in una linea quasi retta, succhiando a sazietà e ritornando alla fine al sicuro. Tu te ne accorgi, ma sei mezzo addormentato, ti gratti, pensi sia soltanto una zanzara e torni a dormire, ma nel frattempo ne è già uscita un'altra. Se l'infestazione è molto grave la processione zamputa può proseguire per ore. Insomma, se hai capito di che si tratta è meglio se rinunci a dormire su quel letto, ti alzi, metti al sicuro i bagagli e cominci a controllarli attentamente. Perché è proprio così che si diffondono: saltando da un letto a uno zaino e poi a un nuovo letto. Quindi, se non vuoi portartele appresso per sempre, devi cercarle sotto i bordi ripiegati dello zaino, tra le cerniere, sotto le cuciture dei vestiti. Un incubo. Notte in bianco assicurata.
Subite in: tutto il Sud Est asiatico e l'India.
- Continuiamo con quello della spiaggia.
Te ne stai spaparanzato sulla sabbia bianca, il mare quasi piatto, il fruscio delle ondine che fanno il solletico al bagnasciuga ti concilia la siesta, è tutto perfetto. Quasi tutto. Ahia! Dolore acuto! E poi prurito, quindi il bognone rosso che si gonfia e si sgonfia per una settimana, un po' la stessa trafila seguita dalle punture di bedbugs.
Sono le maledette sandflies, altro insetto che ho imparato a chiamare in inglese per non averne mai visto uno in patria. Coerentemente agghiacciante la traduzione in italiano: flebotomo. A differenza del cugino che vive nei materassi questo è delle dimensioni di un moscerino, mezzo bianco e mezzo nero, e punge solo una volta, prima di svolazzare satollo verso il fogliame di una palma, se non si fa schiacciare sul polpaccio della vittima incazzata.
Subite in: Thailandia, a Hua Hin e Koh Phayam.
Sono le maledette sandflies, altro insetto che ho imparato a chiamare in inglese per non averne mai visto uno in patria. Coerentemente agghiacciante la traduzione in italiano: flebotomo. A differenza del cugino che vive nei materassi questo è delle dimensioni di un moscerino, mezzo bianco e mezzo nero, e punge solo una volta, prima di svolazzare satollo verso il fogliame di una palma, se non si fa schiacciare sul polpaccio della vittima incazzata.
Subite in: Thailandia, a Hua Hin e Koh Phayam.
- E per finire ecco il pericolo che ti attende in mare.
Isola di Phayam, Mar delle Andamane. Fiaccato dal caldo ti alzi e ti avvii stancamente verso l'acqua. Ci metti dentro i piedi, è appena fresca, la temperatura perfetta per farci il bagno. Avanzi un po' e quando il liquido ti arriva al ginocchio qualcuno ti pizzica il polpaccio: ma chi è stato? Qui non c'è nessuno...sarà un pelo annodato, una reazione al cambio della temperatura, l'immaginazione...boh. Quando l'acqua tocca la vita senti un'altra fitta sulla coscia, poi sull'inguine, una zona dalla pelle sottile, molto sensibile. Porca puttana, che male! Guardi bene verso il fondo: non c'è assolutamente nulla. Chiedi informazioni al tuo amico, per scoprire se sei rincoglionito o meno. Non hai nemmeno bisogno di sentire la risposta, gli effetti della tortura che sta subendo glieli leggi in faccia. Beh, almeno non sei rincoglionito, ma non c'è molto tempo per rallegrarsene. Passa un secondo e il fantasma acquatico allunga due dita verso le tue palle e te le pizzica. E che cazzo, basta! Fuori dai coglioni! Ti giri e scappi verso riva con il passo dell'oca, poi quando senti un'altra puntura acceleri come un campione di salto triplo. Arrivi sul bagnasciuga con un tuffo al contrario, dall'acqua a terra insomma. Salvo, grazie a dio. Mai più là dentro: meglio la doccia marroncina e puzzolente del fetido bungalow per rinfrescarsi.
Più tardi sento un francese che parla proprio di questo con una coppia di tedeschi. Quando questi se ne vanno mi avvicino e gli chiedo se sa di che si tratta.
"All'inizio qualcuno mi ha detto che in questa baia ci sono delle micro meduse..."
"Micro meduse???"
"Ecco, appunto, sembrava una cazzata pure a me, quindi ho chiesto a qualcun altro."
"E quindi?"
"Plancton, una specie particolare, ti attacca perché il tuo corpo è più caldo dell'acqua..."
E' un'immagine suggestiva: mi distraggo un attimo e mi vedo di nuovo in riva al mare, mentre immergo una mano nell'acqua e poi mi tocco le palle. Ma sarebbe un'operazione due volte inutile: sia come gesto scaramantico (il plancton se ne sbatte dei tuoi riti propiziatori) che come esperimento scientifico. Non mi serve quel test per capire perché mi hanno punto lo scroto.
Il francese continua, un comico nato, e quel suo accento che carezza l'inglese lo aiuta parecchio.
"Insomma: sand flies, bed bugs, persino il plancton aguzzino...un viaggio in Asia serve anche a farti apprezzare le nostre buone vecchie zanzare, una volta che sei tornato in Europa."
Ecco, ve l'avevo detto che l'avrei fatto...anzi, l'ho fatto fare al francese.
Altre foto qui sotto:
Isola di Phayam, Mar delle Andamane. Fiaccato dal caldo ti alzi e ti avvii stancamente verso l'acqua. Ci metti dentro i piedi, è appena fresca, la temperatura perfetta per farci il bagno. Avanzi un po' e quando il liquido ti arriva al ginocchio qualcuno ti pizzica il polpaccio: ma chi è stato? Qui non c'è nessuno...sarà un pelo annodato, una reazione al cambio della temperatura, l'immaginazione...boh. Quando l'acqua tocca la vita senti un'altra fitta sulla coscia, poi sull'inguine, una zona dalla pelle sottile, molto sensibile. Porca puttana, che male! Guardi bene verso il fondo: non c'è assolutamente nulla. Chiedi informazioni al tuo amico, per scoprire se sei rincoglionito o meno. Non hai nemmeno bisogno di sentire la risposta, gli effetti della tortura che sta subendo glieli leggi in faccia. Beh, almeno non sei rincoglionito, ma non c'è molto tempo per rallegrarsene. Passa un secondo e il fantasma acquatico allunga due dita verso le tue palle e te le pizzica. E che cazzo, basta! Fuori dai coglioni! Ti giri e scappi verso riva con il passo dell'oca, poi quando senti un'altra puntura acceleri come un campione di salto triplo. Arrivi sul bagnasciuga con un tuffo al contrario, dall'acqua a terra insomma. Salvo, grazie a dio. Mai più là dentro: meglio la doccia marroncina e puzzolente del fetido bungalow per rinfrescarsi.
Più tardi sento un francese che parla proprio di questo con una coppia di tedeschi. Quando questi se ne vanno mi avvicino e gli chiedo se sa di che si tratta.
"All'inizio qualcuno mi ha detto che in questa baia ci sono delle micro meduse..."
"Micro meduse???"
"Ecco, appunto, sembrava una cazzata pure a me, quindi ho chiesto a qualcun altro."
"E quindi?"
"Plancton, una specie particolare, ti attacca perché il tuo corpo è più caldo dell'acqua..."
E' un'immagine suggestiva: mi distraggo un attimo e mi vedo di nuovo in riva al mare, mentre immergo una mano nell'acqua e poi mi tocco le palle. Ma sarebbe un'operazione due volte inutile: sia come gesto scaramantico (il plancton se ne sbatte dei tuoi riti propiziatori) che come esperimento scientifico. Non mi serve quel test per capire perché mi hanno punto lo scroto.
Il francese continua, un comico nato, e quel suo accento che carezza l'inglese lo aiuta parecchio.
"Insomma: sand flies, bed bugs, persino il plancton aguzzino...un viaggio in Asia serve anche a farti apprezzare le nostre buone vecchie zanzare, una volta che sei tornato in Europa."
Ecco, ve l'avevo detto che l'avrei fatto...anzi, l'ho fatto fare al francese.
Altre foto qui sotto:
Fucking insects/1 |
Fucking insects/2 |
Fucking insects/3 (e non ce l'ho con la mosca...) |
Fucking insects/4 |
Fucking insects/5 |
intanto grazie per averci risparmiato la foto dello scroto... :D
RispondiEliminaper piacere dei lettori, tanto per rassicurarli... a me invece è toccata la Larva Migrans (da merda di gatto o cane) http://andreainthailandia.tumblr.com/post/37776286027/filariosi-cutanea-e-larva-migrans-cutanea
Andrea: haha, mi scuso per gli scivoloni di stile ma non riesco a trattenerli. Sono un tipo schietto.
RispondiEliminaComunque le punture di plancton non lasciano segni, quelle delle foto sono opera di sandflies o flebotomi che dir si voglia. Le ho subite a Hua Hin e Koh Phayam.
Grazie per il contributo, l'avevo letto, le foto del link sono incredibili...
In Thailandia a Phuket due anni fa notavo sulla spiaggia', in particolar modo durante la bassa marea, delle creature di colore rosa e gelatinose che mi sembravano meduse ma senza tentacoli che mi inquietavano parecchio. Qualcuno mi sa dire cosa son e se sono pericolose? Tra qualche settimana tornerò a Phuket e non vorrei imbattermi in queste strane creature. Grazie
RispondiEliminaSono a Phuket proprio ora, mi è sembrato di vedere delle specie di blob gelatinosi sulla spiaggia, morti, proprio come delle meduse ma senza tentacoli. Non erano rosa bensì trasparenti. Non saprei dire se sono pericolosi o no.
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