L'ex centrale elettrica convertita in museo |
La Power Station of Art, come dice il nome, è una vera e propria centrale elettrica dismessa e convertita in maniera davvero interessante in un museo d'arte contemporanea. Una struttura molto intrigante, un progetto realizzato molto bene. Una di quelle opere che ormai si mettono i piedi (in tempi brevi) solo in Cina, l'unico paese che può permettersi investimenti ingenti quasi a fondo perduto, per pure ragioni di prestigio o strategia. Potete osservare alcuni particolari nelle foto che pubblico qui sotto. Non ne troverete però delle opere: sono infatti uno dei pochi tontoloni che ha rispettato il divieto di farle.
Oltre alla sede dell'evento mi è piaciuta, ovviamente, anche l'esibizione stessa.
La cosa che più mi ha sorpreso però è il prezzo dell'ingresso: 20 RMB, equivalenti a due euro e mezzo! E sto parlando dei biglietti interi, non di quelli scontati per gli anziani o gli studenti. Sebbene la mostra sia iniziata già da un mese e mezzo e questa con tutta probabilità non sia la regione del pianeta in cui la fama dell'artista americano tocca il suo apice l'affluenza è consistente e la gente è molto interessata. In giro per l'Asia si può tranquillamente arrivare a pagare cinque volte tanto per visitare attrazioni di valore notevolmente inferiore, posto che siano di alcun valore.
Il prezzo è talmente basso che anche avendo in tasca una di quelle tessera da studente o giornalista che si possono comprare con quattro spicci a Khaosan Road - ovviamente false - uno non sarebbe comunque propenso a utilizzarla.
In occidente si parla tanto di promuovere l'arte, vengono avanzate proposte bizzarre, si muovono critiche generiche a enti astratti. I cinesi, come si sa, sono dei gran materialisti, e hanno optato per l'uovo di colombo, la soluzione più banale, meno originale e perciò paradossalmente meno artistica che c'era: fissare un prezzo basso. Molto basso.
Certo, ci sarà chi dirà che da noi non è possibile farlo dal momento che qui, perché là, siccome giù, visto che su...Insomma, che non è assolutamente una via percorribile.
E forse ha ragione.
Forse è proprio una soluzione impraticabile.
Forse.
Di sicuro però funziona.
Anche i cinesi hanno la Biennale/0 |
Anche i cinesi hanno la biennale/1 |
L'androne/0 |
La piccola Alice e le mucche di Warhol |
Alice nell'area riservata ai bimbi |
L'androne/1 |
L'androne/2 |
Macchinario della centrale elettrica |
Un po' di storia |
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