Il plico di scartoffie |
L'aggravante è che non si tratta di un semplice vezzo dei dirigenti di questo centro commerciale ma funziona così in molti altri complessi, grandi magazzini e food court. Ti devi comprare un rossetto? Vuoi mangiare una minestrina al volo? Ti serve un barattolo di miele? Devi portare a spasso il plico di carta, fermarti a tutte le stazioni di questa via crucis fino a quando lo depositi su un cumulo di spazzatura.
Speriamo almeno che riciclino. Beh, in realtà, considerando che...vabbè…sì speriamo…
Altre foto qui sotto:
La stampante per scartoffie |
Una delle casse centralizzate |
Il povero pasticcere, con tanto di cappello da chef, ridotto a misero burocrate da ufficetto... |
4 commenti:
...ma questo dolcetto alla fine era buono almeno?
Poco più di un prodotto del Mulino Bianco, ma a prezzi da pasticceria viennese...tipici specchi per le allodole per asiatici ricchi
Ciao, ho letto nel tuo profilo che sei partito nel 2000 per un viaggio che continua tutt'ora.
Ti faccio la domanda stronza che ti avranno già fatto (ma, cercando nel blog, non l'ho trovata): come le paghi le spese?
Stefano
Stefano: la risposta non l'hai trovata perché come ho scritto sotto al titolo questo non è un diario o una raccolta di informazioni personali. Qui mi piace scrivere di quel che mi succede attorno. Possibilmente qualcosa di bizzarro.
Comunque non ci sono segreti: se ti va di farmi qualche domanda puoi scrivermi in privato...
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