Roccia pene e roccia vagina al tramonto, che quadretto romantico! (Koh Samui)
Ecco il post cinico che avevo promesso qui.
La prossima volta che vedo uno di quei report posticci sul mondo della prostituzione thailandese vomito. La maggior parte dei giornalisti italiani sono ovviamente dei buoni professionisti. Ce ne sono alcuni però a cui bisognerebbe requisire penna, portatile, tablet o qualsiasi sia lo strumento che utilizzano per produrre gli intrugli con cui lavano i cervelli dei propri lettori. Una cozzaglia di mediocri operai della parola che si affidano a triti miti e stereotipi per giustificare lo stipendietto che l'editore passa loro.
Quelli che per anni ci hanno propinato il pistolotto delle povere ragazze thailandesi sfruttate o addirittura schiavizzate da turisti sessuali vecchi e bavosi sono fra i più subdoli. Mi risulta difficile pensare che questi individui siano davvero venuti sul posto, che abbiano raccolto testimonianze, osservato, cercato di capire, per prendere infine certe cantonate. Non può non esserci intenzionalità. Deve trattarsi di gente che ha scritto per sentito dire, affidandosi a qualche leggenda o caso isolato strappa lacrime per fare del sensazionalismo e sfruttare l'imperante ipocrisia occidentale. Leggere Michel Houellebecq può offrire qualche spunto illuminante a riguardo. D'altra parte è anche improbabile che per anni io mi sia imbattuto soltanto in casi anomali e controcorrente. Sono arrivato a una conclusione forse un po' arrogante ma tuttavia inequivocabile: semplicemente ne so più io di loro.