Sicuramente bisogna fare qualcosa per risolvere il problema dell'immigrazione clandestina, dei barconi che affondano, dei poveracci che annegano, del traffico brutale di esseri umani. Molto probabilmente si sarebbe già dovuto prendere qualche serio provvedimento in passato. Ed è comprensibile che la dimensione della tragedia tocchi la sensibilità della gente. Chi ha un po' di cuore non può che essere colpito dalle notizie e dalle immagini diffuse di recente. Non sono quindi giuste (non sempre almeno) le accuse di buonismo a chi esprime solidarietà o anche solo dispiacere e sgomento.
L'orda di flagellanti virtuali che ha tramortito il web a colpi di commenti penitenti è però sconcertante. Va bene, è vero: tra i vari motivi che hanno portato alla situazione attuale ci sono ANCHE il colonialismo, l'imperialismo, lo schiavismo e lo sfruttamento delle risorse in Africa e nelle altre aree in via di sviluppo. Non sono però le uniche ragioni, e non è detto nemmeno che siano quelle preponderanti.
Qualcuno saprebbe dire in che condizioni sarebbe il continente africano se la storia fosse andata in modo diverso? Io no, e non sono assolutamente sicuro che la situazione sarebbe tutta rose e fiori. Di sicuro quando le potenze occidentali hanno spalleggiato dei dittatori compiacenti si sono verificate gravi violazioni dei diritti umani. Ma quando hanno dato assistenza alle forze popolari e rivoluzionarie, o anche (e specialmente) quando si sono tenute in disparte, la situazione è spesso degenerata in conflitti tribali, guerre civili, massacri, perfino genocidi. La tratta degli schiavi c'è stata, è innegabile, perché c'era chi li comprava (in Europa, in Africa e altrove), ma anche, ed è innegabile pure questo, perché in Africa c'era chi li vendeva (così come succede adesso con il contrabbando dei migranti). Da decenni le risorse del territorio vengono sfruttate e vendute al miglior offerente da spietati faccendieri del posto (sottolineato, del posto), spesso con corollari di violenza, sofferenze e stenti.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
venerdì 24 aprile 2015
mercoledì 22 aprile 2015
Lo scorpione umiliato - Bangkok, Thailandia
Allevato, impalato, condito e fritto vivo,
venduto per pochi spicci ad un turista sbronzo,
assaggiato, masticato, disprezzato, sputato,
scaraventato al suolo, accanto a un mozzicone.
Cristo Santo, guardatemi! Ditemi che vedete,
un terribile scorpione o un gamberetto nero?
venduto per pochi spicci ad un turista sbronzo,
assaggiato, masticato, disprezzato, sputato,
scaraventato al suolo, accanto a un mozzicone.
Cristo Santo, guardatemi! Ditemi che vedete,
un terribile scorpione o un gamberetto nero?
lunedì 20 aprile 2015
Jazz, monumenti e dittatura - Bangkok, Thailandia
Il Monumento alla Democrazia, pulito, decorato e illuminato con cura. |
venerdì 17 aprile 2015
Il gelato abbandonato - Kuala Lumpur, Malesia
Ordinato, pagato, afferrato, scivolato,
lasciato a squagliarsi sull'asfalto tropicale,
mai sfiorato da un labbro o leccato da una lingua,
abbandonato senza nemmeno un momento di passione.
Questa vita così arida, senza sentimenti,
che finisca in fretta, adesso, qui:
col pneumatico di una moto che mi sfracella il cono!
lasciato a squagliarsi sull'asfalto tropicale,
mai sfiorato da un labbro o leccato da una lingua,
abbandonato senza nemmeno un momento di passione.
Questa vita così arida, senza sentimenti,
che finisca in fretta, adesso, qui:
col pneumatico di una moto che mi sfracella il cono!
giovedì 16 aprile 2015
La verdura che vola - Pattaya, Thailandia
Al ristorante "La verdura volante", a Pattaya, ogni giorno broccoli, carote, cetrioli e pomodori vengono lanciati dai cuochi dalla porta della cucina. Attraversano volando l'ambiente ben illuminato della sala da pranzo e atterrano su un punto a caso del tuo tavolo, direttamente nella tua bocca se sei fortunato. Salse e sughetti si spiaccicano sulla stoffa dei tuoi vestiti, e vanno consumati leccandoli direttamente da lì. Un'esperienza esotica autentica, assolutamente da non perdere.
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