Leggendo delle recenti proteste dei tassisti contro Uber, il sistema di carpooling e noleggio auto con conducente (quindi servizio diverso da quello offerto dai taxi, anche se in pratica molto simile), degli attacchi subiti da alcuni autisti Uber, e ricordando i metodi aggressivi, fascisti e illegali con cui alcuni anni fa la categoria si oppose alle riforme varate dal parlamento votato dai cittadini italiani, riforme che furono gettate nella spazzatura dopo che il governo si tirò vilmente indietro sancendo di fatto la superiorità degli interessi di una categoria minuscola su quelli della stragrande maggioranza della popolazione, mi è venuta in mente una domanda. Eccola.
Se la protesta dei tassisti contro Uber è legittima, lo sarebbe stata anche quella, eventuale, dei vecchi laboratori fotografici contro l'avvento della fotografia digitale?
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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