Passeggio distratto tra il putiferio di questa zona turistica. Ad un certo punto capto una conversazione a cui la mia attenzione si aggrappa per istinto. Tre turisti cinesi stanno negoziando con un thai una corsa in tuk tuk.
"How much?" Chiede il capo dei cinesi.
"How muuuuuchhhhh???" Ribadisce uno dei suoi amici, compensando con furia pugilistica l'inutilità della domanda.
Alla foga da potenza emergente dei negoziatori inesperti il thailandese oppone la sua calma buddista, disarmante, persino irritante.
"200 baht."
"No! No!", risponde il comandante dei cinesi.
"No! Nooo! Naaaaaaaaawwwwww!", ribadiscono i suoi amici, sporgendo i menti sopra le spalle del capo, come belve che sbavano dietro le sbarre di una gabbia.
Il thailandese li osserva senza scomporsi. Ricorda Neo di Matrix che schiva i proiettili. Quando riprende a parlare sembra quasi annoiato.
"Okay, how much you give?"
E qui arriva il colpo di scena, quello che il mio intuito aveva forse prefigurato: da una conversazione tra un tizio che parla tre acche d'inglese e tre che unendo le loro forze ne capiscono due, scaturisce un malinteso memorabile.
Facciamo il punto della situazione: il conducente ha avuto la sfrontatezza di chiedere 200 baht, 5 euro, per portare i turisti all'altro capo della metropoli. Questi giustamente reagiscono oltraggiati. E rilanciano.
"300...", la butta lì il cinese, titubante, temendo forse di tirare troppo la corda.
"Yes, 300! 300...no more!" ribadiscono con veemenza i suoi amici.
Il conducente riesce in qualche modo a nascondere la sorpresa, poi comprende che questa non è una trattativa commerciale, bensì una partita di poker con dei polli da spennare. Abbozzando un'espressione da mercante sopraffatto, allarga le braccia e sfodera il bluff.
"Okay, okay, 300 bath..." Dopo un momento di pausa, per risultare ancora più convincente, aggiunge una chicca da truffatore incallito: "But only for you!"
Poi si gira e si avvia verso il suo mezzo, senza perdere tempo, prima che le risate di qualche passante insospettiscano i ragazzini.
Questi sghignazzano e coi gomiti si danno dei colpetti sui fianchi. Cazzo, ragazzi, incredibile, ce l'abbiamo fatta: abbiamo fregato un tassista thailandese!
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
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2 commenti:
ma poi alla fine, quanto gli avranno dato?
Sicuramente almeno 300, ma visto l'inizio direi che il tuk tuk è riuscito anche a rifilargli qualche servizio extra.
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