Sono rientrato dalla Malesia con un volo speciale che il governo malese ha organizzato per portare a casa i suoi cittadini bloccati in Italia, su cui l'ambasciata italiana a Kuala Lumpur è riuscita ad infilare noi. Racconterò l'odissea più avanti.
Sono tenuto ad autoisolarmi in casa per 14 giorni. Per ora me la passo bene. C'è qui sotto un minimarket dove ordino la spesa che mi viene consegnata davanti alla porta. Mi aiutano anche a smaltire la spazzatura. Nessun contatto umano: suonano il campanello e aspettano, io porto fuori immondizia e soldi e poi torno dentro, quindi loro salgono, lasciano la spesa e il resto e si portano via la spazzatura, Per finire io esco di nuovo e mi prendo i sacchetti.
Lavoro a distanza, via internet, come ho sempre fatto, anche prima dell'emergenza. Nel tempo libero faccio quello che fanno tutti: leggo libri, guardo film, faccio un po' di esercizio fisico, cucino. Alla mancanza di compagnia mi sono abituato durante gli anni di viaggi in solitaria. Non mi pesa, per il momento.
Se qualcuno passa per via dei Tadi, qui a Padova, faccia un fischio e mi lanci un sacchetto di pane. Scherzo, basta anche un saluto.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento