C'è un banchetto sul ciglio della strada, sistemato sul marciapiedi, tra la filiale di una grossa banca e un bar coi tavoli all'aperto. Tra i tavoli del bar e il banchetto giace stravaccato un vagabondo, visibilmente alcolizzato, narcotizzato e addormentato. Sta sdraiato in diagonale, con la testa rivolta verso la banca e i piedi che puntano il centro della carreggiata. La strada è chiusa al traffico e quindi non rischia di essere schiacciato sotto le ruote di un veicolo pesante, però qualche pedone distratto o uno dei mezzi a due ruote che si infilano tra la folla potrebbero passarci sopra. Tra l'altro è sera, il fondo stradale è color antracite e lui, oltre ad avere la carnagione scura, non si fa un bagno dal giorno dell'esame di terza media ed è spalmato di un denso strato di smorcia scura.
Un addetto alla sicurezza del bar cerca di svegliarlo e gli dice di spostarsi. Il vagabondo alza la testa e strabuzza gli occhi sbalordito, come il presidente di uno stato democratico destato in piena notte dagli ufficiali della giunta militare che ha appena messo in atto un colpo di stato. Sembra non capire cosa gli stia succedendo, forse la musica ad alto volume dei bar lo stordisce, anche se non aveva nemmeno scalfito il sonno profondo in cui era piombato. Si guarda attorno, con un'espressione da pazzo. Poi, quando vede l'addetto che gli dice di alzarsi, sembra pensare: "Ah, tutto qui? Mi hai svegliato perché dormivo in strada? Ma non ti preoccupare, è normale, vai, vai...". Quindi appoggia il capo a terra e in un batter di ciglia rientra in fase NREM, quella pesante, a prova di techno music.
I ragazzi che gestiscono il banchetto sono preoccupati perché il vagabondo non svolge esattamente la funzione di una modella davanti a una boutique, anzi proprio il contrario. Ora si è voltato: indossa una specie di gonnellina, senza le mutande, alla kilt scozzese. La gente che passa lo osserva con compassione quando lo vede dormire a terra ma viene travolta dallo sconcerto quando lo sguardo si posa sul pube esposto. Va da sé che affrettano il passo e non si accorgono nemmeno del banchetto. La coppietta aveva sperato nell'intervento dell'addetto del bar. Ora non resta loro che agire direttamente. Con l'aiuto di un altro ambulante lo svegliano di nuovo e cercano di far filtrare qualche semplice istruzione attraverso l'imbambolamento dell'alcol. Il vagabondo però non capisce nemmeno dove si trova. Quindi lo sollevano di forza per le braccia e lo spostano più indietro, in un punto più sicuro per lui e più conveniente per loro. La ragazza si sfila una banconota dalla tasca e gliela porge, dandogli qualche consiglio su come spenderla. Il vagabondo, che finora non ha capito nulla, comprende immediatamente il valore del gesto (altro whisky domani), quindi congiunge le mani, abbassa il capo e ringrazia devotamente.
I ragazzi tornano al banchetto, prendono la boccetta del gel alcolico anti covid e ci si fanno la doccia. Poi cominciano a seguire i primi clienti, che senza la distrazione del vagabondo hanno cominciato a notare i prodotti esposti.
Questa è l'anima del commercio, signore e signori: le apparenze contano.
5 commenti:
Thank you for this posts
Thank you for this posts
Adesso ti sei messo a fare il blogger? 😅
Sono contento che sei in Asia, io sto momento sono ancora in Canada poi... d'io provvede.. Tienici aggiornati sulle restrizioni e buon viaggio, come sempre💪
PS, sono Andrea il romano
Oh Andrea, ciao! Il blog è una cosa vecchissima, ogni tanto lo riprendo in mano (quando viaggio).
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