martedì 5 luglio 2022

Legalized! - Bangkok, Thailandia

Hanno anche il menù

L'avevo accenntato qui ma avevo rimandato l'argomento ad un altro post. Ecco il post dedicato.

Il governo thailandese ha legalizzato la cannabis. Alla fine è successo prima qui che da noi. Chi l'avrebbe mai detto? Io no, visto quello che ho sentito, osservato e provato in prima persona in più di vent'anni di viaggi. Non me lo sarei mai aspettato, men che meno dalla giunta militare che da qualche anno tiene le redini del paese.

Non so quanti poveri (e ingenui) turisti ho incontrato, che hanno dovuto trascorrere qualche ora/giorno orribile, rovinandosi le vacanze, per aver ceduto alla tentazione di farsi una canna in un luogo di cui non sanno un cazzo.

Poveri ragazzini perquisiti alle stazioni degli autobus e trattenuti per essersi dimenticati di eliminare un granello di erba dallo zaino prima di partire. Altri fermati e perquisiti di notte, in vicoletti bui, lontano da occhi indiscreti, con fare intimidatorio e con la raggelante possibilità di vedersi "piantare" qualcosa in tasca. 

La perquisizione sommaria è capitata varie volte anche a me, ovviamente senza conseguenze.

Stai andando a dormire, hai bevuto un paio di birre e in fondo alla strada noti il fanale della motoretta giapponese su cui viaggiano due poliziotti, sempre gli stessi. Ti vedono, controllano se c'è in giro qualcuno e se è abbastanza buio. Quando si sono assicurati che l'atmosfera è quella giusta si fermano, ti fanno il saluto militare e poi con un sorrisetto beffardo ti invitano a farti perquisire. "Only check!" Only check un cazzo, neanche vi conosco, viscidi corrotti. Mani dappertutto: nelle tasche, dentro le borse, tra le falde dei portafogli. Una volta un agente mi fermò vicino ad Asok, aveva gli occhi da invasato - sembrava che la coca se la fosse fatta lui - mi fisso negli occhi per vedere se avevo le pupille dilatate e poi mi infilò una mano sotto la camicia, la poggiò sul petto e cominciò a contare le pulsazioni. Follia distopica. 

Ovviamente della lotta al traffico di stupefacenti a questi non importa nulla. Capitalizzano sull'ingenuità e la vulnerabilità degli stranieri che, se portati in stazione e trattati in maniera intimidatoria, sbattuti in una gattabuia piena di topi e scarafaggi, lasciati senza informazioni e possibilità di comunicare con l'esterno, ovviamente senza alcuna formalizzazione del fermo, dopo uno o due giorni, alla richiesta di un'ingente somma per "chiudere un occhio" acconsentono senza battere ciglio. E non stiamo parlando di prezzi da paese in via di sviluppo: la bustarella andrà divisa tra tutti quelli che devono tenere l'acqua in bocca e ammonterà a un bel po' di migliaia di euro.

Ne ho incontrato più d'uno che ha subito il trattamento del finto arresto. Più anglofoni, ma anche qualche italiano.

Quando quest'anno mi sono imbattuto in banchetti che vendevano bustine di erba, canne già pronte, grinder, magic cookies e altro non credevo ai miei occhi. "Cannabis is not illegal in Thailand anymore!" scriveva qualcuno, sapendo che in molti avrebbero condiviso la mia incredulità.

Basta che non te la fumi in pubblico, che te la porti a casa e la consumi in privato, per il resto sei a posto. Io non ho comprato nulla. Sono decisamente a favore della depenalizzazione ma non sono mai stato un gran consumatore. I ricordi del passato poi mi incutono ancora un certo timore reverenziale.

Ovviamente lo spirito d'iniziativa dei thailandesi non ha tardato a mettersi in moto. La prima settimana ho visto due banchetti, la seconda cinque, alla terza sono apparsi i furgoncini, infine gli ambulanti col bauletto che si aggirano tra i tavoli del bar.

Dal bando alla deregulation il passo è stato breve. Probabilmente la saturazione del mercato imporrà l'assestamento su una posizione di equlibrio. Ci vorrà qualche settimana, forse dei mesi. La situazione però è fluida: per ora i clienti sono nella stragrande maggioranza ragazzi del posto, ma i turisti sono di nuovo in aumento ed è difficile prevedere l'andamento della domanda.

Ovviamente poi ci sarà qualcuno che si farà beccare a fumare in strada, come se stesse bevendo una birra. E sarà quello il momento in cui gli avvoltoi in uniforme potranno tornare a volteggiare sui cieli della città degli angeli.
Chioschetto

Furgoncino

Di lato

Altro furgoncino

6 commenti:

  1. Enjoying every word of your blog

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  2. @davide cioè la liberalizzazione in Cina?

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  3. Più che altro immaginavo un post sull' "assestamento su una posizione di equlibrio" oppure su di un eventuale clamoroso passo indietro e ritorno alla situazione precedente.

    Per quanto riguarda la Cina siamo molto lontani... C'è la pena di morte per qualsiasi cosa abbia a che fare con la droga.

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  4. @davide ah certo. Beh anche qui fino a poche settimane la scena era totalmente diversa. Mi stupisce che il cambiamento l'abbiano portato avanti proprio i militari!

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