- NO! Non lo reggere per il calice: afferralo per lo stelo, così non lo rovini col calore corporeo.
E va ben, sposta chei dei cusì ghea moea de rompare 'e bae (E va bene, sposta quelle dita così la smette di rompere le palle).
- ASPETTA! Non lo bere ancora: fai ruotare il bicchiere, infilaci dentro il naso e riconosci l'aroma.
Uffa, eora, dai, sguarata sto goto, impiraghe dentro 'a napia e daghe na snasada (Allora, dai, scuoti questo bicchiere, infilaci dentro il naso e annusa).
- CHE FAI? Non deglutire! Tienilo sulla lingua piegata a conchetta, aspira un filo d'aria e...
- ...e...e...e...e chiudi quella bocca, porca troia! Lasciami trangugiare questa broda d'uva fermentata in santa pace! Io sono un tipo da birrozza, delle tecniche di degustazione non m'importa un accidente, voglio solo divertirmi un po' e farmi venire sonno prima di andare a letto.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
giovedì 16 maggio 2024
E lasciami bere, cazzo! (con inserti veneti debitamente tradotti in italiano)
mercoledì 15 maggio 2024
Sottovalutato
Mi sembra che Giorgio Moroder, almeno in Italia, sia sempre stato un po' sottovalutato. Eppure è un vanto italiano dell'alto Adige da ben prima che nascesse Sinner.
Per quanto mi riguarda, per le emozioni che suscita e i ricordi che evoca, nella seconda metà del ventesimo secolo sta dietro solo a Ennio Morricone. In realtà alcuni stimoli che mi ha trasmesso Moroder non me li ha trasmessi nemmeno Morricone. Non perché siano più intensi, semplicemente perché sono diversi.