Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
mercoledì 14 agosto 2024
Ode alla birra piccola
Chi, come me, al bar ordina birre piccole viene spesso guardato con sospetto se non addirittura ridicolizzato da chi consuma invece birre medie. Io resto sempre un po' perplesso: non capisco se costoro hanno problemi con l'aritmetica delle scuole elementari o se sia una questione dogmatica relativa ad una qualche religione che non conosco.
Alla fine della serata, infatti, loro avranno bevuto N birre medie e io avrò bevuto N x 2 birre piccole, quindi la stessa quantità di liquido e di alcol. Forse avrò speso un po' di più, ma non necessariamente. E comunque non sembrano farne una questione di risparmio, bensì di virtù o addirittura virilità (si tratta infatti quasi sempre di uomini, raramente di donne).
A tal proposito volevo ricordare ai presuntuosi sapientoni che:
- il volume delle due birre piccole che bevo io equivale a quello della vostra birra media, quindi la vostra scelta non implica che siate bevitori più forti e non vi rende più erculei: stiamo parlando della dimensione di un bicchiere, non di quella del vostro organo sessuale;
- mentre io mi gusto la seconda piccola, appena spinata, fragrante, frizzante e fresca, voi vi state sorbendo il culo (eh già, proprio il culo) della vostra media, slavato, svampito, intiepidito e diluito con la saliva vostra e degli avventori con cui state chiacchierando (compreso me), che ci sputazzano dentro;
- se non sono soddisfatto della prima scelta, posso decidere di cambiare marca e tipo al secondo giro, voi invece dovete continuare a sorbirvela fino alla fine, o lasciarla lì sprecandola;
- se mi sono rotto le palle di consumare birra o del locale in cui sto bevendo, posso decidere di interrompere alla prima, terza, quinta, settima (ometto il resto della sequenza che comunque è lunga come la serie dei numeri dispari, quindi infinita) birra piccola, voi invece dovete...beh, vedete il finale del punto precedente;
- nel caso in cui il prezzo per litro dei due formati sia uguale o simile, non state nemmeno risparmiando (esempio birra da 30cl a 3€ e birra da 50cl a 5€, come nella foto);
- se non siete dei clienti bensì degli esercenti la propaganda pro birra media - nonostante sia completamente priva di basi concrete - va comunque a vostro vantaggio. Quindi se la sfruttate siete dei geni del commercio e mi devo complimentare con voi. Se invece siete dei clienti, beh, ci state cascando come dei polli.
Vi è in realtà un oggettivo (ma solo presunto) vantaggio nella scelta della birra media: non dovete tornare al banco a ordinare dopo averne bevuta metà, cosa che invece deve fare chi ordina due piccole. Siccome però stiamo parlando di una serata al bar, e non della fila al casello dell'autostrada, io trovo che fare due chiacchiere col barista o con la/il cliente che mi sta di fianco sia un'opportunità di svago più che una seccatura.
Riassumendo: la birra media può essere definita la "birra del taccagno", in caso il suo prezzo al litro sia significativamente inferiore a quello della piccola. Altrimenti non resta che definirla la "birra del fesso". Un fesso che inspiegabilmente prende in giro chi fa la scelta più azzeccata. In entrambi i casi, comunque, c'è poco di cui vantarsi.
P.S. Anch'io ogni tanto ordino una birra media, soprattutto in pizzeria. Sto cercando di trovare un buon motivo per cui lo faccio, ma non ci riesco. Quindi rileggendo la lista di cui sopra mi sento un po' fessacchiotto pure io.
P.P.S. Sono riflessioni satiriche d'agosto fatte per ingannare gli effetti della calura. Puntualizzo prima che qualcuno le prenda seriamente e si offenda. Di questi tempi non si sa mai.
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