Quando minaccia l'inverno,
se da troppo sto fermo,
mentre novobre avanza
dentro la spoglia stanza,
nel grigio cielo spento,
tra raffiche di vento,
il cuore fluttua spinto
da un magone come finto.
Mi turba solo a tratti
quest'angoscia che va a scatti,
perché quando non ci penso
tutto riacquisisce senso
e l'anima è serena,
spezzata la catena.
È una vagamente comica
esistenza dicotomica,
una realtà piegata
su cui la vita ruota.
Dopo anni lo so bene:
se la voglio raddrizzare
una cosa devo fare.
Rimettermi a viaggiare.
Qui non troverete le pagine di un diario di viaggio, né elogi a luoghi fantastici o cronache di memorabili incontri. Questa è una raccolta di storie, pensieri, immagini. Ma soprattutto di stranezze, che per altri magari sono normalità. Perché per osservarle, queste bizzarrie, sono necessari filtri speciali: stramberia, cinismo, pignoleria, testardaggine, isolamento, impudenza, curiosaggine, nerdismo. Difetti che modestamente, in varia misura, questo individuo seminomade possiede un po' tutti.
lunedì 9 dicembre 2024
Dicotomia risolta
Labels:
autunno,
inverno,
italiana,
letteratura,
lingua,
malinconia,
meteo,
poesia,
viaggiare
Location:
Bangkok, Thailand
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