martedì 22 ottobre 2024

Urbano criceto in gabbia mentale - Padova, Italia


La psiche di un bimbo nel corpo di un vecchio,
avanza a strattoni, con passo irruento,
canuto e ingobbito curiosa e s'inquieta,
il marciapiedi solcato come sentinella in trincea.
All'improvviso si blocca, allunga il collo,
ascolta sospettoso il fruscio di uno spettro

lunedì 23 settembre 2024

La curva a F


Arezzo col maltempo è un arazzo grigiolino:
la pioggerella martella la facciata del Duomo
su cui vigila stoico il condottiero di pietra;
nel centro medievale in un pomeriggio feriale
sono poche le serrande alzate di negozi e botteghe.

mercoledì 14 agosto 2024

Ode alla birra piccola


Chi, come me, al bar ordina birre piccole viene spesso guardato con sospetto se non addirittura ridicolizzato da chi consuma invece birre medie. Io resto sempre un po' perplesso: non capisco se costoro hanno problemi con l'aritmetica delle scuole elementari o se sia una questione dogmatica relativa ad una qualche religione che non conosco.
Alla fine della serata, infatti, loro avranno bevuto N birre medie e io avrò bevuto N x 2 birre piccole, quindi la stessa quantità di liquido e di alcol. Forse avrò speso un po' di più, ma non necessariamente. E comunque non sembrano farne una questione di risparmio, bensì di virtù o addirittura virilità (si tratta infatti quasi sempre di uomini, raramente di donne).

A tal proposito volevo ricordare ai presuntuosi sapientoni che:
- il volume delle due birre piccole che bevo io equivale a quello della vostra birra media, quindi la vostra scelta non implica che siate bevitori più forti e non vi rende più erculei: stiamo parlando della dimensione di un bicchiere, non di quella del vostro organo sessuale;
- mentre io mi gusto la seconda piccola, appena spinata, fragrante, frizzante e fresca, voi vi state sorbendo il culo (eh già, proprio il culo) della vostra media, slavato, svampito, intiepidito e diluito con la saliva vostra e degli avventori con cui state chiacchierando (compreso me), che ci sputazzano dentro;

lunedì 12 agosto 2024

L'oscenità invisibile - Padova, Italia


Puntellato col coccige sul muro di cinta,

di un'antica villa del centro città,

tra signore in tailleur, auto di lusso e levrieri,

come se nulla fosse fissa un'altra realtà.

I pantaloni sdruciti, fermati sopra il ginocchio,

come un cane inarcato, le ginocchia piegate,

lo percorre un fremito, qualcosa precipita

su un cumulo bruno tra le scarpe sfondate.

mercoledì 7 agosto 2024

martedì 6 agosto 2024

L'aveva già scritto Nietzsche più di un secolo fa.


Ciò che i lettori dei militari-antropologi o di altri autori simili amano oggi sentirsi raccontare lo aveva già scritto Nietzsche nel XIX secolo. L'aveva fatto ovviamente meglio, in maniera più informata, organica e completa, in grande anticipo e con più onestà intellettuale. Inoltre, al di là di ogni sospetto, lo scrisse senza riscuotere grosso successo presso i suoi contemporanei (spesso succede a chi su certe tematiche arriva decenni prima degli altri), senza puntare ad un seggio in parlamento, mentre era gravemente malato e buttando nella differenziata della decadenza anche le responsabilità delle religioni dominanti e i particolarismi nazionali, che invece i nostri contemporanei hanno riciclato per puntellare le loro strutture scricchiolanti.

lunedì 5 agosto 2024

L'altra rivoluzione di Novak Djokovic, quella alimentare.


Abbondano le lodi a favore dell'ormai leggendario campione di tennis Novak Djokovic, sia per le numerose vittorie, sia per il coraggioso atto di rivolta portato avanti alcuni anni or sono, nell'arco di qualche settimana, contro l'imposizione del momento. Si può essere d'accordo o no sulle ragioni della sua condotta, ma che il tizio abbia le palle credo non lo possa negare nessuno. Non è questo comunque ciò di cui voglio parlare.

Si sorvola invece - inconsapevolmente, o più colpevolmente sapendo - sulla rivoluzione attuata per lunghi anni, non semplici settimane, da questo incredibile personaggio contro la strumentale e falsificante (nonché falsificata e quindi falsa) "tradizione" alimentare in vigore da decenni. Da quando cioè si è dato il via (negli USA, sì, proprio lì) alla distopica pratica dell'allevamento degli animali secondo i più gretti dettami della rivoluzione industriale, equiparandoli a prodotti artificiali da progettare, ingegnerizzare, contraffare, adulterare, assemblare, distribuire e consumare (consumare nel senso del consumismo, più che della nutrizione).

venerdì 14 giugno 2024

Elogio dell'antisportività - Bangkok, Thailandia


Mi hanno chiesto dove guardare le partite della nazionale assieme ad altri italiani, qui a Bangkok. La stessa domanda si ripropone a Kuala Lumpur, a Singapore o a Saigon.
La partita di turno la guardino pure in compagnia dove vogliono, loro. Io mi diverto a vederla dove ci sono solo inglesi, francesi, spagnoli, tedeschi, olandesi o russi. Zero italiani: la responsabilità della rappresentanza patriotica grava quindi sempe e solo sulle mie spalle.
La condizione di combattente solitario non mi spaventa, anzi mi esalta. Ho delle tecniche rodate che metto in pratica a seconda dei casi. Per iniziare, durante i loro inni rutto e farfuglio. Al "Fratelli d'Italia" invece se qualcuno sgarra sparo degli "shhhhht" fulminanti. Il mio motto è: "La par condicio a te, la perculazio a me!"

giovedì 16 maggio 2024

E lasciami bere, cazzo! (con inserti veneti debitamente tradotti in italiano)


- NO! Non lo reggere per il calice: afferralo per lo stelo, così non lo rovini col calore corporeo.
E va ben, sposta chei dei cusì ghea moea de rompare 'e bae (E va bene, sposta quelle dita così la smette di rompere le palle).
- ASPETTA! Non lo bere ancora: fai ruotare il bicchiere, infilaci dentro il naso e riconosci l'aroma.
Uffa, eora, dai, sguarata sto goto, impiraghe dentro 'a napia e daghe na snasada (Allora, dai, scuoti questo bicchiere, infilaci dentro il naso e annusa).
- CHE FAI? Non deglutire! Tienilo sulla lingua piegata a conchetta, aspira un filo d'aria e...
- ...e...e...e...e chiudi quella bocca, porca troia! Lasciami trangugiare questa broda d'uva fermentata in santa pace! Io sono un tipo da birrozza, delle tecniche di degustazione non m'importa un accidente, voglio solo divertirmi
un po' e farmi venire sonno prima di andare a letto.

mercoledì 15 maggio 2024

Sottovalutato


Mi sembra che Giorgio Moroder, almeno in Italia, sia sempre stato un po' sottovalutato. Eppure è un vanto italiano dell'alto Adige da ben prima che nascesse Sinner.
Per quanto mi riguarda, per le emozioni che suscita e i ricordi che evoca, nella seconda metà del ventesimo secolo sta dietro solo a Ennio Morricone. In realtà alcuni stimoli che mi ha trasmesso Moroder non me li ha trasmessi nemmeno Morricone. Non perché siano più intensi, semplicemente perché sono diversi.

giovedì 21 marzo 2024

Come al tempo del vassallaggio

Nelle pagine dedicate al mondo ultras il giudizio sui fatti di Padova-Catania è praticamente unanime: gli ultras della squadra di casa sono dei codardi e hanno fatto una figura di merda colossale in diretta TV. Il fatto che l’attacco dei catanesi sia avvenuto contro settori pacifici dello stadio Euganeo non è un’attenuante bensì un’aggravante, dato che i padovani non si sono nemmeno lanciati a difendere i loro vecchi e bambini.
D’altro canto questa sentenza, dal punto di vista degli ultras, è inattaccabile, visto che tutti, compresi i padovani, aderiscono al medesimo codice, lo stesso che vige dai tempi del vassallaggio o dei comuni medievali: se dei forestieri cagano sul sagrato della tua cattedrale o se rapiscono la figlia del tuo ciambellano e la gang-bangano, tu organizzi una spedizione punitiva e risolvi la questione sul campo di battaglia.
La cosa che più atterrisce chi è estraneo all’ambiente è lo stupore di questi elementi

venerdì 26 gennaio 2024

Gli eroi nazionali

Dopo la sterile polemica del granchio blu arriva quella totalmente impotente - sì, impotente nel senso di disfunzione erettile - sui limiti di velocità. Curioso che la scintilla scocchi spesso nella regione in cui sono nato e cresciuto. Non me li immaginavo così proni al vittimismo i veneti. I nostri nonni avevano decisamente una scorza più dura: ci siamo impappamolliti parecchio nel giro di un paio di generazioni.
Entro nel merito con un aneddoto personale. Anni fa andavo spesso in Spagna, per lavoro e svago. Una volta, atterrato a Madrid, venne a prendermi un mio caro amico del posto. Viaggiavamo a bordo della sua auto, lungo un vialone ampio, dritto, illuminato e semi-deserto che da Barajas portava verso il centro della bella capitale. Procedevamo con un'andatura da lumaca, per lo meno questa era la mia impressione. Dopo alcuni minuti, incapace di resistere, gli chiesi come mai guidava così lentamente. “C’è il limite dei 60km/h, sto viaggiando ai 58: in che senso lentamente?” Di uscite a sproposito ne faccio parecchie, per fortuna però ho la prontezza di rimediare alla mia goffaggine. “Ah, sì, scusa, è vero!”, e chiusi lì la discussione. Però, che tranvata sui denti! Che lezione di civiltà!